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10 anni di A.V.A.P.O.

2002 - 2012

Il 22 luglio 2002, seguendo l'esempio dell'Associazione A.V.A.P. Onlus di Verbania, un piccolo gruppo di famigliari di Ammalati psichici e di volontari, fra i quali vorremmo ricordare con tanto affetto e gratitudine il compianto Dott. Raffaele Pastore, costituivano A,V.A.P.O. Onlus.

Fra molte incognite, ma con altrettanta speranza, si concretizzava un bisogno molto sentito di riunirsi e condividere le pesanti difficoltà e le sofferenze legate alla malattia psichica.
Il non essere più soli a doverla affrontare, ha rappresentato e rappresenta il primo passo di un cammino proiettato verso un futuro meno difficile. Gli anni sono trascorsi veloci, ed eccoci dopo dieci anni a tracciare un bilancio, che senza retorica o presunzione, definiremmo positivo.

Ricordiamo le piccole, grandi iniziative realizzate con poche risorse,  buona volontà e l'aiuto gratuito di molte Persone esterne all'Associazione. Ad esempio la partecipazione costante ai Mercatini Natalizi di Domodossola; l'organizzazione dei cicli di Conferenze legati alle tematiche del disagio psichico, la messa in opera del "Progetto Ribes", che permette ad alcuni Pazienti un parziale inserimento lavorativo nel settore dell'orticoltura, con l'aiuto e la collaborazione de "La Prateria" di Domodossola.

Nel corso degli anni ha inoltre preso vita, grazie al fondamentale supporto del Centro Diurno di Domodossola,  il Gruppo di Auto Mutuo Aiuto, che tuttora costituisce un costante punto di riferimento per i Familiari degli Ammalati. Vorremmo ringraziare il D.S.M. dell'ASL 14, il CSV di Domodossola e tutti coloro i quali hanno prestato e prestano la loro opera generosa a favore degli Ammalati e dell'Associazione.

In occasione del decennale sono in corso di preparazione alcune iniziative, che si vorrebbero realizzare per dare ancor più significato a questo traguardo e per sensibilizzare Istituzioni e Cittadinanza, in un momento particolarmente difficile per quanto concerne l'assistenza alle Persone in difficoltà. Grazie ancora, con la speranza che il seme gettato ed il lavoro sin qui svolto, siano la  base per un futuro migliore.